LA MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI OLEODINAMICI: I VANTAGGI DELL’ENDOSCOPIA NELLE ISPEZIONI
- 28 Dicembre 2024
- Posted by: fiber-admin
- Categoria: FiberOpticItalia
Gli impianti oleodinamici sono i sistemi alla base di tantissime applicazioni industriali, come ad esempio i macchinari per il sollevamento. Ma come funzionano?
Nei prossimi paragrafi ci tufferemo nel mondo dell’oleodinamica per capire i meccanismi alla base di questa tecnologia e svelare il suo funzionamento. Inoltre, ci soffermeremo anche sull’importanza della manutenzione dei sistemi oleodinamici e su quanto l’endoscopia abbia semplificato le ispezioni dei loro componenti.
Come funziona un impianto oleodinamico?
Iniziamo il nostro viaggio alla scoperta dell’oleodinamica provando a fornire una definizione di tale disciplina. Partiamo dalla sua etimologia: il termine deriva dal greco “élaion” (olio) e “dynamikós” (forza e movimento).
Il principio alla base dell’oleodinamica si fonda sull’incomprimibilità dei liquidi. Secondo la legge di Pascal, effettuando una pressione su un fluido si genera energia idraulica, la quale verrà trasmessa inalterata in tutte le direzioni del fluido stesso e su tutte le superfici del suo contenitore.
Di conseguenza, la pressione generata da una pompa oleodinamica viene distribuita uniformemente in un circuito idraulico, permettendo di muovere cilindri o pistoni con forza costante e uniforme.
I componenti di un impianto
Per capire meglio come viene applicato il principio appena descritto esaminiamo nel dettaglio le componenti che caratterizzano gli impianti oleodinamici:
- pompa idraulica: è il cuore del sistema. Trasforma l’energia meccanica in energia idraulica, garantendo il movimento del fluido all’interno del circuito. Le principali tipologie includono pompe a ingranaggi, a pistoni e a palette, che si differenziano per efficienza e pressione operativa;
- valvole: controllano il flusso e la pressione del fluido, garantendo sicurezza e direzionamento corretto. Tra le più importanti ci sono le valvole di sicurezza, che proteggono da sovrappressioni, e le valvole di controllo, che regolano il movimento dei cilindri;
- tubi e raccordi: conducono il fluido attraverso il sistema, mantenendo la pressione necessaria e prevenendo perdite;
- cilindri idraulici: convertono la pressione del fluido in energia meccanica. Possono essere a semplice effetto (movimento in una sola direzione) o a doppio effetto (movimento bidirezionale);
- fluido oleodinamico: l’olio idraulico garantisce il trasferimento di energia, la lubrificazione dei componenti e la dissipazione del calore.
Gli elementi appena elencati lavorano in sinergia per garantire il corretto funzionamento del sistema.
Il funzionamento del sistema oleodinamico
Il funzionamento di un impianto oleodinamico segue un ciclo ben definito. La pompa aspira l’olio dal serbatoio e lo spinge attraverso il sistema, generando una pressione elevata. Questa viene regolata e direzionata dalle valvole verso i cilindri o i pistoni, che trasformano l’energia del fluido in energia meccanica.
Ad esempio, in un macchinario per il sollevamento, il cilindro idraulico spinge un pistone per sollevare un carico. Una volta completata l’operazione, il fluido ritorna al serbatoio attraverso un circuito di ritorno ed è poi nuovamente pronto per essere riutilizzato. L’andamento ciclico del sistema oleodinamico consente di ottenere movimenti potenti e precisi caratterizzati un’efficienza straordinaria.
Dove viene applicata l’oleodinamica?
Gli impianti oleodinamici rappresentano una costante in numerosi contesti industriali. Ad esempio, sono alla base del funzionamento delle presse idrauliche, banchi prova e sistemi di sollevamento per carichi pesanti. Nell’ambito delle costruzioni alimentano invece macchinari come escavatori, gru e bulldozer.
Anche in agricoltura l’oleodinamica assicura l’efficienza di trattori, mietitrebbie e altri macchinari. Infine, nel settore automobilistico, l’oleodinamica rappresenta l’aspetto principale di sistemi come i freni, i servosterzi e le sospensioni attive.
La vasta applicazione degli impianti oleodinamici è dovuta in particolar modo alla loro versatilità. La capacità di generare forze elevate con componenti relativamente compatti li rende ideali per applicazioni in spazi ridotti. Inoltre, la regolazione precisa del fluido permette di ottenere movimenti estremamente controllati, indispensabili per operazioni delicate o complesse.
Un ulteriore vantaggio è rappresentato dall’utilizzo dell’olio idraulico, che svolge una doppia funzione: riduce l’usura dei componenti grazie alle sue proprietà lubrificanti e previene il surriscaldamento dissipando il calore. Tutto ciò si traduce in una maggior durata del sistema ed in minori costi di manutenzione.
Come manutenere gli impianti oleodinamici?
La manutenzione degli impianti oleodinamici passa dal controllo e dalla cura di tutti gli elementi che compongono il sistema. Solo così sarà possibile garantire efficienza e sicurezza nel tempo.
Il fluido idraulico deve essere controllato periodicamente per verificare il livello e la qualità, sostituendolo quando necessario. Anche i tubi, le valvole e i cilindri richiedono controlli regolari per identificare eventuali perdite o segni di usura.
Ma qual è il miglior modo di effettuare le ispezioni?
Endoscopi e videoscopi per il controllo dei sistemi oleodinamici
L’endoscopia, grazie all’utilizzo di strumenti come gli endoscopi e i videoscopi, consente di eseguire controlli precisi ed accurati senza la necessità di dover smontare i componenti. L’utilizzo di questi dispositivi per le ispezioni riduce i tempi di fermo macchina e i costi di manutenzione.
Infatti, consentono di identificare danni, usura o contaminazioni prima che questi possano compromettere il sistema. I controlli preventivi in pratica azzerano le possibilità di guasti improvvisi.
Nello specifico endoscopi e videoscopi vengono sfruttati per i controlli su:
- valvole e pompe: i dispositivi individuano perdite, deformazioni o segni di corrosione. Nelle pompe, gli endoscopi aiutano a verificare l’integrità delle superfici interne e a monitorare lo stato delle guarnizioni;
- cilindri e pistoni i boroscopi analizzano la superficie interna dei cilindri per individuare graffi, crepe o segni di usura. Inoltre, permettono di verificare la tenuta delle guarnizioni;
- serbatoi e tubazioni: l’endoscopia è essenziale per controllare la presenza di contaminanti solidi o sedimenti nei serbatoi, così come per rilevare segni di usura o perdite nelle tubazioni.
Tuttavia, è importante ricordare che prima di qualunque ispezione all’interno degli impianti oleodinamici è doveroso attivare la procedura “Lock out Tag out”, ovvero un insieme di pratiche utilizzate per assicurare lo spegnimento dei sistemi al fine di garantire lo svolgimento in piena sicurezza delle operazioni di manutenzione, riparazione o pulizia.
Fiber Optic mette a disposizione diversi modelli di endoscopi e videoscopi pensati per facilitare anche manutenzione degli impianti oleodinamici: contattaci per richiedere una consulenza con i nostri tecnici!